Ho iniziato a tenere corsi di yoga in gravidanza dopo un anno dalla nascita della mia prima figlia. Adesso la mia prima bimba ha quasi cinque anni ed ha pure una sorellina di uno. Devo l’inizio di questa avventura a Paola, la mia prima insegnante di yoga e amica, che mi ha spinto e sostenuto.
Negli anni, la mia esperienza nella pratica di yoga in gravidanza è cresciuta, con formazione specifica, grazie alle mie allieve e alle loro condivisioni, ma soprattutto grazie alle mie due gravidanze. In questi giorni è passato il compleanno della mia secondogenita ed è l’occasione per raccontarvi questa esperienza di insegnamento e soprattutto del perché fa bene fare yoga in gravidanza.
Si può fare yoga in gravidanza dalla 13a settimana in poi fino al giorno del parto. vieni a provare una lezione di yoga in gravidanza a Campi bisenzio firenze presso l’associazione yoga campi. Scrivi a info@yogacampi.com o lascia un messaggio nel form sotto
Qui, sul sito di Ginkgo Lab, ho raccontato parte della mia prima esperienza di yoga in gravidanza. Stavo ancora frequentando il mio corso quadriennale di formazione per insegnanti yoga da Gabriella Cella e non ero l’unica allieva in dolce attesa. Proprio per la nostra presenza Gabriella ha approfondito più volte l’argomento. Ci ha dato l’opportunità di attingere alla sua esperienza in tema di yoga in gravidanza. Infatti nei suoi oltre quaranta anni di insegnamento ha lavorato spesso con le gestanti e con nella preparazione al parto.
“Le donne che ho visto partorire con minore difficoltà sono le zingare e le tossicodipendi”.
Queste parole di Gabriella mi sono risuonate dentro. Ho subito visto la distanza tra la persona cervellotica che sono e queste due categorie che non trovano freni nella cultura collettiva. Ho pensato che non potevo negare la mia abituale forma mentale. Se avevo bisogno di conoscere i dettagli delle trasformazioni del mio corpo in gravidanza e delle dinamiche del parto, dovevo informarmi. Così ho fatto, fino all’ultimo mese. Dopo ho filtrato e passato le informazioni essenziali a mio marito. Se di coppia c’è bisogno per procreare, è altrettanto utile e importante che una coppia ci sia in gravidanza e durante il parto.
“Lascia andare” è stato il mio mantra nelle ultime settimane della prima gravidanza
La pratica yoga è maestra del lasciare andare. Ed io l’ho preso più che alla lettera. L’ho addirittura portata all’esasperazione. Ho fatto quello che mi sentivo, niente di più, e anzi, molto molto di meno, con qualche sgarro nell’alimentazione. Mi sono piazzata sul divano 15 giorni prima di partorire e salvo poche, ridottissime passeggiate, lì sono stata a mangiare cioccolata. Ho preso 8 kg nell’ultimo mese. Un’esagerazione, lo ammetto.
Ma posso dire di aver raggiunto l’obiettivo. avevo oramai mollato ogni freno ed Ho partorito con estrema rapidità per essere una primipara (attempata).
La mattina alle nove avevo ancora una minima dilatazione di 2 cm alla 40° settimana +4. Il ginecologo dell’ospedale mi aveva dato appuntamento 5 gg dopo. Inaspettatamente, sono tornata nel primo pomeriggio e per l’ora del tè la bambina era sulla mia pancia. Tre ore e mezzo di un rapido e intenso travaglio.
Ogni esperienza è a sé. Ma credo che il miglior obiettivo che ci si possa prefiggere per affrontare il parto è di arrivarci preparati e libere di agire fuori da ogni preconcetto. Lo yoga in gravidanza insegna entrambe le cose. Lo yoga è una pratica fisica dolce che può allenare e lasciare il corpo attivo. Nelle lezioni si lavora sul corpo come sul respiro, con l’obiettivo di alleviare i fastidi della gravidanza e di prepararlo al parto.
Il travaglio e il parto sono momenti intensi e unici, dove è estremamente difficile trovare la lucidità di dedicarsi alle pratiche apprese durante lo yoga in gravidanza. Ma difficile non significa impossibile. Sicuramente si riesce a assumere un atteggiamento consapevole solo se vi si arriva preparati. Solo se si è fatto esercizio prima.
Durante la mia seconda gravidanza ho insegnato e praticato yoga fino all’ultimo giorno. Durante le lezioni ho proposto ai miei allievi diverse asana e pratiche mostrandole, praticandole con loro e l’ho sempre fatto con estremo piacere. Sul tappetino non mi sono mai sentita stanca. Nella pratica individuale o ad insegnare, ho sempre ripreso energie. Prima di andare in ospedale per partorire la mia secondogenita ho dovuto disdire una lezione! Anche questo mio secondo parto è stato intenso e rapido.
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Opinioni delle mie allieve:
Per motivi di lavoro ho potuto frequentare il corso solo nelle ultime settimane di gravidanza ma mi ha aiutata a uscire di casa e non pensare con ansia al parto, condividendo la mia esperienza con altre donne, acquisendo mobilita’ in un corpo appesantito. Sul corpo ho sentito leggerezza e controllo di muscoli che sembravano incontrollabili come quelli del pavimento pelvico. Unica pecca per me la lontananza da casa, avrei preferito fosse più vicino. Perfetta la soluzione a ingressi e l’atmosfera. Lo rifarei e lo consiglio.
Beatrice, settembre 2018
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