Da qualche tempo sto studiando e approfondendo l’argomento degli yantra o diagrammi magici.
Non sono una novità dei miei interessi. Infatti propongo spesso nelle mie lezioni gli yantra dei chakra, che sono stati tra i primi materiali download che ho offerto con la mia Newsletter Yoga e Creatività. Ne parlo in questo post – Gli yantra dei chakra – e li trovate nel Giardino delle Condivisione, la pagina dove racchiudo i materiali in omaggio per i miei lettori. È una pagina protetta dalla password che avete ricevuto con la conferma di iscrizione alla Newsletter.
Se non siete ancora iscritti alla mia Newsletter rimediate qui.
Anche gli yantra più articolati e complessi hanno da sempre attirato la mia attenzione. Credo sia per la mia formazione in campo grafico/artistico/architettonico, ma anche perché la loro capacità di sintesi, il loro voler dire qualcosa con un linguaggio simbolico, ha in sé qualcosa di magico. Non a caso vengono chiamati anche “diagrammi magici”. Ho pensato un paio di post per illustrarvi ampiamente questo mio recente interesse che ha portato ad arricchire anche l’offerta del mio Etsy Shop! In questo post vi racconto cosa sono e come si inseriscono nel contesto e nella filosofia indiana. Seguiranno altri post che raccolgono tipologie e varietà di yantra, oltre a comprenderli per il linguaggio simbolico, per avvicinarci alla tecnica di costruzione degli stessi e l’uso della meditazione.
Gli yantra o diagrammi magici sono i “genitori” dei più famosi e diffusi mandala. I mandala sono disegni più articolati e complessi degli Yantra, spesso raccontano una storia, un percorso, una evoluzione. Chissà che non arriverò/arriveremo anche a quelli in futuro! Come i loro figli, gli yantra gravitano e si muovono attorno ad un centro – bindù – un punto. Gli elementi che compongono il diagramma sono concentrici e attingono da forme naturali e geometriche. Numerose sono le forme mandaliche e yantriche nel mondo naturale e nel nostro corpo. Ne troviamo molteplici anche nel mondo architettonico e dei manufatti artistici.
cosa sono gli yantra o diagrammi magici
Gli yantra o diagrammi magici sono degli ideogrammi realizzati con elementi geometrici che simboleggiano le divinità hindù che a loro volta rappresentano aspetti creativi del cosmo.
Ogni yantra è abbinato ad un mantra o formule mentali, in quanto la forma non è altro che il suono condensato in materia.
“Lo yantra ha come anima il mantra. La divinità è l’anima del mantra. La differenza tra yantra e la divinità che esso simboleggia è simile alla differenza tra corpo e l’anima che lo abita”. (da Danielou pag. 396)
Tutte le figure geometriche elementari presenti in uno yantra sono simboli, espressioni sintetiche della realtà o di leggi universali che la governano. Vengono tra loro combinate in maniera diversa per esprimere forze e qualità specifiche che caratterizzano alcuni aspetti della creazione. Non esiste forma o movimento che non possa essere ricondotta a una combinazione di elementi geometrici semplici.
Lo yantra è in realtà una forma tridimensionale ridotta ad una disegno su un piano.
Gli yantra sono la base di qualsiasi rappresentazione simbolica o forma sacra, di qualsiasi divinità o architettura religiosa, templi o gesti rituali.
Conoscendo il significa degli elementi geometriche che compongono uno yantra possiamo leggere il significato esterno. Altra cosa è conoscere il significato profondo e segreto, che è la natura stesso della divinità che rappresenta. Questa è afferrabile solo con la pratica yoga. Il segreto degli yantra è una delle forme di insegnamento esoterico induista custodite più gelosamente.
Yantra e visione indiana
Il principio che sta alla base della visione indiana viene illustrato dalla Brhadāranyaka Upanishad con la metafora del ragno che siede al centro della ragnatela e tesse fili concentrici riuniti in un punto solo.
I fili del ragno compongono cerchi concentrici e prevedono linee che dal centro dipartono divergenti per riconfermare la forza del centro: tutti gli elementi partecipano uniti e diversi a riconfermare una collettività.
L’essenza del pensiero indiano vede un solo punto d’origine della coscienza suprema che è al contempo energia collettiva e punto di origine e di conclusione di ogni singolarità.
Lo yantra riflette questi concetti metafisici alla base della visione indiana, racchiusi nell’analogia della ragnatela, non a caso le figura geometriche si sviluppano da e verso il centro. Il ricercatore, nella spiritualità indiana, sa intuitivamente che tutti i suoi sforzi portano al punto di partenza, al punto dell’origine e fine dell’esistenza, nonostante tutte le soste o interferenze che potrà trovare nel cammino.
Risvegliare il proprio centro interiore significa riunire il proprio sé dentro un solo punto creativo ed integrare ed equilibrare la sua espansione in una totalità. Centrare il proprio sè è un fondamentale metodo per arrivare al risveglio interiore. La ricerca di questo punto è il fulcro attorno al quale ruota il simbolismo dello yantra.
Sotto questo punto di vista, gli yantra sono “strumenti” per la meditazione e lo sviluppo di consapevolezza, che adottano la forma di un disegno astratto e rispondono ad una specifica energia manifesta nel mondo. Rappresentano la vera natura del cosmo separato dal concetto.
Yantra tra macrocosmo e microcosmo
Nel simbolismo dello yantra rientra magistralmente anche una doppia lettura tra macro e micro cosmo. Infatti la sintassi costruttiva dello yantra, fatta di elementi semplici geometrici, è capace di condurre l’uomo a prendere atto dell’unità dell’universo e nel frattempo di rendersi conto che il suo destino è una singola unità di questo mondo.
Lo yantra accompagna ad una duplice lettura, cosmica e psichica.
La visione cosmica è data dall’associazione all’elemento divino e mantrico. La divinità è una rappresentazione dei principi metafisici, leggi e processi che governano il mondo. Il mantra è una forma-pensiero rappresentativa della divinità con valenze vibrazionali sonore.
Il simbolismo psico-fisico porta all’interno della coscienza umana.
Vediamo un esempio con il bindu: è al contempo cosmico quando è considerato simbolo del Principio assoluto, è psicologico quando lo si legge come centro spirituale dell’adepto.
Lo yantra traduce il cosmo in termini psichici e la psiche indivuduale in termini cosmici, tutte reciprocamente inclusive l’una dell’altra.
Lo scopo fondamentale del rituale e della meditazione sullo yantra è fondere tutte le dimensioni in uno stato di totalità: l’unità simbolica dello yantra.
Se questo articolo ti piaciuto, l’hai trovato interessante, ma anche scarso o incompleto, segnalamelo. Ho piacere di capire come posso svilupparlo ulteriormente.
Scrivimi a info @ soniasquilloni.com o compila il form in calce
Per comodità di lettura divido le informazioni in più testi. nel prossimo post vi parlo di:
- gli elementi che costituiscono gli yantra o diagrammi magici
- varietà e tipi dei principali yantra o diagrammi magici
- la meditazione sugli yantra
- come costruire il proprio mantra per la meditazione
Poster yantra per meditazione
Trovate alcuni degli yantra da me realizzati con la tecnica dell’acquerello nel mio negozio Etsy YogaCreativeShop.
Gli Yantra sono disegnati e dipinti a a mano, in dimensioni che variano da 70×100 cm, a 35×50 cm, fino al formato A3 (29,7×42 cm). Sono in varie tipologie di soggetto adatte per la meditazione e come decorazioni per abitazione e yoga shala.
Biobliografia:
- M. Albanese e G. Cella – Mandala. Il linguaggio profondo del corpo – Xenia Editrice
- Alain Danielou – Miti e dei dèi dell’India – Bur Rizzoli
- Madhu Khanna – Yantra. Il simbolo tantrico dell’unità cosmica – Edizioni Mediterranee
6 pensieri su “Yantra o diagrammi magici per la meditazione: cosa sono e a cosa servono”