La posizione invertita Viparita Karani Asana, è una delle tante posizioni invertite o capovolte che si presentano nella pratica dell’hatha yoga. Possiamo considerarla tra quelle meno complesse e più facilmente eseguibili.
Io personalmente la propongo a lezione come la base di partenza dalla quale partire per eseguire le più complesse posizioni capovolte. Il nome mi ha sempre incuriosito,sembra che viparita significhi ”invertito”, “girato” e karani “fare”, “eseguire”. Mi è sempre suonato bene, come un nome e cognome ben assortito.
La posizione invertita Viparita Karani asana è stata la 39a carta estratta nel gioco dell’estate 2017 #yogaratna40days . Qui la gallery #yogaratna40days.
PER ESEGUIRE la posizione invertita disporsi schiena a terra
Stenditi a terra a pancia in su. Inspirando ed espirando porta i piedi verso il cielo, in quella che è la posizione del Pilastro, Stambha-asana.
Dal Pilastro, inspira ed espira successivamente, dirigi i piedi verso il capo, staccando da terra il bacino e sostenendolo con le mani all’altezza dei glutei. Poni i gomiti ben a terra e stretti ai fianchi capaci di sostenere il peso del tuo bacino.
Le gambe sono inclinate di una sessantina di gradi rispetto alla terra, non dovresti averle troppo vicine al capo, né troppo in verticale. Senti che sono nella posizione giusta se, muovendo un po’ la testa destra e sinistra, devi senti il collo libero e la gola non ostruita. Diversamente potresti avere il bacino un po’ troppo sollevato.
Come tutte le posizioni capovolte, che portano il bacino più in alto del capo, sono sconsigliate durante il ciclo mestruale.
ESECUZIONE FACILITAta
Se avverti fatica a sollevare il bacino o hai anche solo un po’ di timore, non ti scoraggiare. Ci sono più modi per aiutarti piano piano a portarti nella posizione invertita.
disponiti a ridosso di una parete.
Sistemati in modo da avere glutei, gambe e talloni aderenti al muro e il busto e il capo a terra, perpendicolare al muro. Sistemarsi in questa posizione è la parte più complessa! Una volta collocata ad angolo retto al muro, premi sui talloni e gradualmente, solleva il bacino da terra. Un po’ come se tu facessi il gesto del ponte invece che con i piedi e la mani alla terra con i piedi al muro. Quando ti sentirai con il bacino ben sollevato, e ci puoi salire gradualmente piano piano, disponi le mani sotto i glutei e solo se te la senti, stacca i piedi dalla parete.
Tieni la posizione il tempo per te opportuno.
“Lo yoga finisce quando inizia il dolore e la fatica” Gabriella Cella
Adopera un bolster
Non è questo l’unico modo di realizzare la posizione invertita. Molto spesso si ha solo un po’ di timore a fare un movimento così diverso dai nostri soliti. Ci si può fare aiutare da un bolster, uno di quei cuscini lunghi e consistenti molto utilizzati per la pratica Iyengar. Tipo questi che adopero a lezione. Ci si siede sopra, e piano piano, molto gradualmente ci si lascia cadere indietro. Il nostro osso sacro rimarrà sopra il cuscino che lo sosterrà per condurci in Viparita Karani Asana. Oppure dal pilastro lasciate andare indietro le gambe e svelte avvicinate il bloster a sostenere i fianchi.
Lo Yoga vanta molte correnti e tradizioni, talmente tante da venire addirittura classificati in stili. Per questo troveremo posizioni tradizionali realizzate in modo diverso da scuola a scuola, posizioni chiamate diversamente, il gatto che diventa tigre, la tigre gatto, oppure cane mucca, ecc.
La posizione invertita Viparita Karani asana non sfugge a questa dinamica. Se mettete la parola su google vi appariranno una moltitudine di immagini diverse e varie. C’è chi non solleva il bacino, c’è chi tiene i piedi distanti tra loro. C’è chi dispone un cuscino sotto i lombi.
Io mi affido principalmente allo Yoga Ratna della Maestra Gabriella Cella, perché lo trovo ordinato e coerente, al servizio del praticante occidentale e non viceversa. Se volete sapere di più del Metodo definito dalla mia Maestra e non lo avete ancora fatto leggete questo post o in questo dove ve lo racconto tramite il Poster Yoga Ratna di mia ideazione.
per cosa può aiutare la posizione invertita?
La Posizione Invertita Viparita Karani Asana può essere un valido aiuto per compensare – controbilanciare – il lavoro fisico svolto sull’area lombare, con asana che inarcano indietro la colonna, come la posizione della ruota, detta Chakra Asana chiamata anche Urdhva Dhanurasana.
Di per sé è molto utile per alleggerire il flusso venoso delle gambe. È adatta per alleggerire le tensioni dell’addome, stimola la digestione e l’eliminazione.
Non ci sono controindicazioni particolari per questa posizione. È solo da fare con cautela, in ascolto profondo del proprio corpo, soprattutto se si ha presente di avere delle situazioni da “proteggere” nell’area lombare.
In casi di difficoltà o rigidità all’area lombare, è opportuno farsi aiutare da un’insegnante, almeno le prime volte che la si esegue.
Nei giorni del ciclo mestruale è opportuno non realizzare posizioni capovolte.
La posizione invertita Viparita Karani Asana lavora sul centro energetico del cuore, Anahata Chakra. Lo si sente bene eseguendola perché tutto il carico del corpo si colloca tra l’addome e la gola, e quest’ultima è libera. Sono infatti attivati anche i centri di Manipura e Vishuddha, ma l’attività principale è sul cuore.
La posizione invertita Viparita Karani Asana può essere inserita nella vostra pratica quotidiana come lavoro sul quarto chakra oppure a compensazione di un lavoro intenso sul secondo e/o terzo chakra.
Viparita significa invertito, inverso, Karani è il fare, non può essere che la modalità per invertire il corpo. E a quale scopo invertire le proprie membra se non quello di avere un nuovo punto di vista? Ancorarsi troppo alle proprie convinzioni può non essere un bene. Avere presente più angolazioni può essere positivo.
Rappresenta la possibilità di cambiare punto di vista nella propria visione della vita.
la posizione invertita è Adatta alle persone che hanno bisogno di guardare il mondo da un’altra angolazione.
Tutti i posti sono eguali, se manca la prospettiva. Se andassi in un luogo solitario lo vorrei affollato, se fosse affollato lo vorrei solitario, se freddo lo vorrei caldo e viceversa. Tutti i posti sono eguali e contrari, se manca la prospettiva.
Luigi Pintor
PERCHE QUESTO POST?
Questo post nasce in seguito all’esperienza di #yogaranta40days il challenge yoga da me promosso e organizzato nell’estate del 2017.
Dopo il contest, in molti mi avete manifestato l’interesse per i contenuti della mail che ogni giorno per 40 giorni ha raggiunto le vostre caselle di posta. Ho deciso di arricchirli e di proporvi questi contenuti sul blog, una volta a settimana, per arrivare insieme al prossimo challege.
Qui il post del 2017, la galleria delle immagini pubblicate e qui la lista per partecipare al 2° #yogaratna40days che partirà il 22 giugno 2018, dopo lo YOGA DAY! Se sei già iscritto al 2017 non c’è bisogno che tu reinserisca la tua mail, al massimo, dovrai cancellarla se non vorrai ricevere le mail.