Tara, i suoi yantra e la meditazione

Tara e i suoi yantra: conosciamo insieme questa seconda divinità delle dieci Maha Vidia – le dieci signore della saggezza – e le sue raffigurazioni tramite gli yantra.

Scopri come puoi avere uno yantra di Tara tutto tuo, dipinto o da colorare e per meditarci .

Tara e i suoi yantra arriva dopo Kali e i suoi yantra.

Al plurale. Sì, perché ho riscontrato diverse varianti dello yantra di Tara, in base alle tradizioni tantriche di riferimento. Come era già successo anche per lo yantra di Kali.

Tra le due lavorazioni degli yantra di Kali e di Tara è passato un po’ di tempo. Ho dovuto attendere che arrivasse il vuoto, la sedimentazione di questo vuoto, poi, il mio lavoro di studio degli yantra è proseguito.

Ma questo sembra non essere stato un caso.

“La Stella, Tārā, è la potenza dell’Embrione d’oro (Hiranya garbha), la prima localizzazione cosmica, cominciando dalla quale si sviluppa il mondo. Essa rappresenta il potere di trascendere dello spazio, corollario della potenza trascendente del tempo. 

Non appena compare il germe dell’esistenza e si definisce una localizzazione, nasce il vuoto e con essa la fame, il bisogno di riempirsi. (…) Il nome che si da a questa fame pura, assoluta, è Stella, Tārā”. 

Alain Danielou da Miti e dèi dell’India, Bur pag. 314/5

 

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Chi è?

Gran bella e ampia domanda, perché come ogni divinità indiana, Tara è molte cose.

tara È la seconda della Maha Vidya e la divinità della parola

Facendo riferimento al primo e bellissimo testo che mi ha svelato gli yantraHarish Johari L’essenza del tantra che a sua volta si basa sulle “direttive date nello Shakta Pramod” – Tara è la seconda delle 10 Maha Vidya. È la dea che porta oltre l’oceano dell’esistenza relativa, il Samsara.

Nelle Maha Vidya è la seconda, subito dopo Kali. È conosciuta anche come Dvitya, il suono fenomenico, detto anche il Verbo divino, il nada (suono), la personificazione della seconda Shakti.

Tara è anche la divinità della parola. Il suo bija mantra è Om, la sillaba suprema, la vibrazione originaria. 

Tara è la forma femminile di Om, è l’Om personificato in una Dea, secondo David Frawley, studioso dei Tantra. Om contiene tutti gli altri mantra, che sono soltanto mezzi di integrazione della vibrazione originaria.

Tara è la barca, il veicolo

Tara è Bhav-Tarini (tarini è la barca) colei che trasporta oltre l’oceano dell’esistenza relativa, è Baya Harini colei che rimuove la paura dalle acque agitate. Le sono devoti le persone che viaggiano o vivono per mare o sui fiumi. L’acqua è vita, ma è anche il migliore dei solventi, perché tutto si dissolve in lei. È un elemento di forte coesione e vita per tanti elementi.

Adorare Tara preserva da ogni problema con l’elemento acqua come fonte di vita e come sostanza capace di prendere qualsiasi forma.

Tara è collega al secondo Chakra Svadistana, correlato all’elemento acqua e all’apparato riproduttivo e sessuale. Il senso correlato a questo chakra è il gusto e non a caso Tara è anche la divinità della parola.

“Tu sei la dea che preside la parola. Tu sei il rampicante, la vigna che da il frutto, che realizza tutti i desideri. Tu sei la donatrici di tutte le siddhi verso la conquista spirituale. Sei la capacità di scrivere sia in versi che in prosa. Tre sono i tuoi occhi e sono come i loti blu. Oceano di compassione e di bontà e di compassione sei tu. Prego te e la tua misericordia di far scendere in me il nettare della prosperità”

Nila Tara

Nila Tara – la Tara blu  – è assimilata a Saraswati per la sua relazione con le arti e l’eloquenza, ma il colore blu la mostra irata e ne ricorda la collera. È associata al suono, al respiro, al mantra Om e al potere dei mantra di condurci fuori dal dolore.

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tara È la consorte di shiva

Tara è la shakti di Shiva nella sua vestre di Indistruttibile, dal nome di Akshobha, “colui che non si turba per piacere o sofferenza, per gioie o veleni”. È Shiva “dalla gola blu” Nīlakaṇṭha, colui che quando, all’origine del mondo, dei e demoni si unirono per ottenere l’Amrita – l’elis di vita –  dal frullamento dell’oceano cosmico, bevve i veleni prodotti da questa operazione, assorbendoli dentro di se, permettendo di lasciar emergere i doni.

Tara è l’energia femminile

Tara è la shakti, l’energia femminile di Akshobha Shiva, e come MahaKali è una forma della Madre Gauri, la più antica figura di divinità femminile di questo complesso universo religioso, che prende vari nomi Aditi, Adi Shakti, Matangi ecc.

Tara e kali, somiglianze

Tara somiglia a Kali, di cui è in effetti la prima trasformazione.

Kali è il tempo e la vita, in rapporto stretto con la corrente sonora, cioè il Verbo divino, che è la natura di Tara. Tara è il potere del suono, in corrispondenza stretta con Kali. Il verbo è la consapevolezza del tempo e il tempo è il movimento del verbo.

“(…) distruggere è la legge di queste due dee. Ecco perché non vi è una grande differenza tra le immagini che servono alla meditazione su una o sull’altra divinità”*

Tara è descritta con un aspetto terribile, quattro braccia con serpenti velenosi, capelli arruffati legati dai serpenti, nella mani una testa mozzata e una coppa per bere sangue. È simile a Kali, porta al collo non una collana di teschi ma di teste umane, entrambe danzano sopra un cadavere, a raffigurare l’esaurita essenza del mondo fenomenico. Tara è l’incarnazione della parola, del suono e delle emozioni rasa.

Nel Brahmand Purana, Tara viene descritta come “guardiana della pozza del nettare delle menti”.

 

Gli yantra di Tara

Lo yantra di Tara, in entrambe le due versioni che ho riscontrato, ha colori entusiasmanti e direi manieristi. La geometria è semplice ma il contrasto cromatico è entusiasmante.

Ho disegnato e dipinto ben due yantra di Tara fino ad ora, seguendo le indicazioni cromatiche della tradizione di Harish Johari. Le pratiche di meditazione sono state sempre molto emozionanti. Il forte contrasto cromatico che porta quasi ad uno stridere dei colori, aiuta e incide decisamente nel rivedere la figura quando si chiude gli occhi.

versione secondo Harish JOhari

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Il bhupur, il cancello dalle quattro porte che delimita la geometria è di un rigoglioso verde foglia. Verde è il colore dell’equilibrio, dote necessario per attraversare il ciclo delle vite e delle rinascite. Quando si medita sul verde, chiudendo gli occhi si produce il suo complementare, il rosso, il colore della rivoluzione contro i paradigmi, moto necessario per giungere all’equilibrio.

I petali del loto sono rosa violetti, il colore della timidezza, necessaria per portare la franchezza e la verità. Sono otto perché rispecchino gli otto componenti della prakriti, l’espressione del fenomenico: Akasha – etere, Vayu – aria, Tejas – fuoco, Jala – acqua, Prithivi – terra, Manas – mente, Intelligenza, Ego.

Dentro il loto c’è un triangolo a punta in su – la shakti – di colore vermiglio acceso, il colore della rabbia di Kali a cui Tara assomiglia, ma che si assopisce dentro il violetto del cerchio che lo contiene. Il viola è un colore da sempre abbinato all’etereo, correlato al quinto chakra Vishudda, centro energetico della parola e all’espressione, e protetto dalla dea Saraswati, dea delle arti e della conoscenza. Saraswati è anche una nadi, un canale energetico che attraversa il corpo e termina nella lingua.

Il verde del bhupur e il rosso del triangolo si equilibrano e compensano durante la meditazione, generando l’equilibrio che è la chiava di Tara.

tara_yantra_squilloniversione nepalese

Ho individuato una seconda versione tratta da un manoscritto nepalese del 700 nel testo di Ekabhumi Charles Ellik dal titolo Shakti.

Questa versione ha delle grandi porte, ad indicare la facilità di accesso a questa pratica. I petali sono ampi e grandi ad indicarne le floridezza. Gli elementi geometrici sono semplici ed essenziali anche se molto decorati come nella maniera nepalese. Attorno una cornice esterna con elementi di onde ondulate a rappresentare l’acqua, l’elemento che abbiamo visto essere caro a Tara.

Colori dello yantra di Tara Nepalese:

  • Esterno bhupur: verde
  • Bhupur: dall’alto rosso, verde, blu, oro
  • Petali: rossi quelli sulle direttrici cardinali, alternati a giallo, verde, bianco e nero
  • Interno del cerchio nero e triangolo rosso

perchè meditare sullo yantra di tara?

La natura di Tara è la compassione. Meditare su di essa, senza aspettative, aiuta ad alimentare la nostra natura compassionevole. Tara è sempre pronta ad aiutare chi ne ha bisogno. Le dee furenti sono protettrici feroci e riescono a dare tanto quanto quelle benevole.

Le virtuù che lascia emergere

Compassione, discernimento, avvedutezza, buon senso, concentrazione, non attaccamento, gentilezza amorevole.

Vuoi un tuo yantra di tara per meditare?

Puoi avere il tuo yantra di Tara su cui fare la tua meditazione in più modi:
  • acquistando un dipinto dello yantra di Tara già pronto sul mio negozio Etsy oppure, se quello disponibile non è quello che cerchi, commissionami la realizzazione del tuo yantra di Tara, sceglieremo insieme la dimensione, la tecnica con cui realizzarlo, scrivimi.
  • acquista dal mio negozio Etsy il file pdf scaricabile e stampabile in A4 con lo yantra di Tara pre-disegnato per colorare vedi qui. Potrai realizzare da te il tuo yantra e iniziare rapidamente la tua meditazione.
  • prenotati per l’incontro on line in cui coloreremo insieme e mediteremo sullo yantra di Tara. Un sabato mattina ci incontriamo tramite piattaforma web e dopo una breve descrizione di cosa sono gli yantra e sull’archetipo di Tara, coloriamo insieme il file che vi avrò precedentemente inviato dello yantra di Tara, eseguendo la colorazione già come una parte della meditazione. Alla conclusione ci meditiamo insieme.
Scrivimi una mail a info @ soniasquilloni.com oppure compila in modulo di contatto in calce.

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bibliografia

Harish Johari, L’essenza del tantra, Edizioni il punto d’incontro

Alain Danielou da Miti e dèi dell’India *

Ekabhumi Charles Ellik, Shakti, Il punto d’incontro

David Frawley, Tantra yoga, Edizioni il punto di incontro

 

4 pensieri su “Tara, i suoi yantra e la meditazione

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