lezione yoga per bambini

Come scegliere una lezione di yoga per bambini

Sabato scorso con la mia quattrenne sono andata ad una lezione di yoga per bambini. Volevo giocare con mia figlia, divertimi con lei. La porto sempre alle mie lezioni. Ma lei in quel caso gioca con il padre mentre io sono “la maestra di tutti i bambini”. E da quando è nata la sorellina, ogni momento è buono per chiedere più tempo per stare con la mamma. Mi era sembrata una buona occasione per trovarsi allieve insieme!

In quest’occasione è nata l’idea di presentarvi una sorta di decalogo di quelli che secondo me sono i giusti requisiti di una lezione di yoga per bambini.

Dato che in questo momento lo yoga è una attività di moda – ne parlavo anche in questo post – ma non ancora conosciuta mi è sembrato interessante proporre ai genitori gli strumenti utili per valutare e comprendere una lezione di yoga per bambini.

Per scegliere una lezione di yoga per bambini è necessario fare una lezione di prova.

Può sembrare banale ma non lo è. Esigete di provare una lezione prima di iscrivervi. Lo si fa con gli adulti, a maggiore ragione con i bambini. Devono poter provare e capire se si divertono.

Normalmente i bambini sono divisi per fasce di età omogenee e questo permette all’insegnante di presentare una lezione adatta alla fascia di età. Se la lezione di prova la fate in un evento pubblico, difficilmente l’insegnante avrà avuto modo di suddividere i partecipanti per fasce di età. Sarà costretto ad accogliere tutti e a proporvi una prova di attività idonee per tutti i bimbi.

Cosa osservare durante la lezione di prova?

L’insegnante yoga per bambini deve avere appeal nei confronti dei bambini. Questo non vuole dire essere zuccherosi con loro, ma sicuramente accogliergli e dargli il benvenuto. Non è solo una questione di educazione, devono instaurare con loro un rapporto di fiducia, ed è necessario iniziare da subito.

Lo yoga per bambini è diverso da quello per gli adulti. Non mi stancherò mai di ripeterlo, lo dico anche nel post dove parlo dei benefici dello yoga bambini. Secondo la tradizione, il fine ultimo dello yoga adulti è l’unione con il divino, il Samadhi. Diciamo che se durante un corso annuale, si arriva a stare seduti comodi a terra, alleviare un po’ il mal di schiena e si impara a portare l’attenzione al corpo e al proprio respiro, un principiante si può ritenere fortunato. E per i bambini, c’è un obiettivo? Se vogliamo ridurre in soldoni, il fine ultimo dello yoga per bambini è divertirsi. lezione di yoga per bambini

Lo yoga deve essere divertente e lasciare dei piccoli semini di ascolto del corpo e dei propri sensi.

Cos’è divertente per i bambini?

Sicuramente può essere divertente cambiare e sperimentare forme con il proprio corpo. Spesso gli insegnanti di yoga per bambini si aiutano con degli espedienti, dalla narrazione di storie alle carte yoga per introdurre nella lezione quelle che sono le asana, le forme dello yoga assunte con il corpo.

È necessario tenere ben a mente che  il grado di attenzione di un bambino non è quello di un adulto (anche se quello di un adulto può essere pari a quello di un bambino ^_^). Per questo motivo può risultare noioso per un bimbo fare 30 minuti di asana, al ritmo di “adesso facciamo… e poi dopo faremo questo…”. Sarò sicuramente più divertente assumere la forma del guerriero, dell’arco e della freccia come raffigurazione di una storia narrata.

La lezione di yoga per bambini avrà un ritmo più dinamico.

E non solo per i tempi di attenzione. Le pratiche dello yoga, se tenute a lungo, attivano e sollecitano centri energetici del nostro corpo. Seguo l’indicazione della mia Maestra Gabriella Cella quando suggerisce di offrire, sotto i 16 anni, un tipo di yoga che non interferisca con il sistema energetico individuale dei giovani che è ancora in divenire.

Quindi anche se riusciamo – magari legandoli ^_^ – a tenerli fermi nella posizione del loto, non è indicato che vi stiano tempi lunghi.

Per lo stesso motivo che trovo inappropriato correggere le posizioni dei bambini. L’insegnante le fa vedere, li aiuta ad entrare nella forma giusta se c’è stato un errore di interpretazione, ma non correggere l’allineamento, non ha senso.

Si può dire, a maggior ragione per i bambini, che non è la prestazione fisica in sé che ci interessa in una lezione di yoga per bambini. La prestazione è il pretesto per lasciare i nostri semini di consapevolezza del corpo e delle sensazioni.

Tanti sono i motivi che rendono una lezione di yoga per bambini diversa per composizione e tempi da quella adulti.

Non ultimo, necessario per entrare in confidenza con i piccoli. è un linguaggio appropriato. A volte non è semplice, parole come addome, sadhana, circolazione, possono scappare. Ma devo essere accompagnate dalla traduzione semplificata per i piccini. I bambini non sono sciocchi, comprendono tutto se portato alla loro portata.

In breve

Ad una lezione di yoga per bambini vostro figlio si dovrà divertire, con giochi che vi potranno sembrare anche poco yogici, poco ortodossi. Attività che mirano a creare relazione tra i bambini, tra loro e lo spazio e con ogni singola parte del loro corpo, dal fisico al respiro, alle percezioni del tatto, della vista, dell’udito, del gusto, dell’equilibrio, e delle loro capacità di memoria e attenzione. Tutto questo è yoga per bambini, spiegato in modo semplice e diretto. Nella pratica ci potranno anche essere inseriti elementi della tradizione yoga e indiana – om o le storie mitologiche – con opportuna contestualizzazione.lezione yoga per bambini

Ah, e il commento di mia figlia?

“Mi è piaciuta di più la lezione con la mamma perché non hanno cantato la canzone del saluto al sole”. 

I bambini fanno di tutto per esporsi a diverse esperienze al contrario di noi. Gli adulti dicono sempre che proteggono i loro bambini quando in realtà stanno solo proteggendo loro stessi. E poi non si possono proteggere i bambini. Loro sanno tutto. Maurice Sendak

 

11 pensieri su “Come scegliere una lezione di yoga per bambini

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